Itizionario - B
Breve dizionario dell'itinerario
BOSCOINCITTA'
Il Comune di Milano ospita il primo esempio italiano di forestazione urbana. Conosciuto come il “Boscoincittà” non è solo un parco pubblico, ma un vero e proprio bosco inserito nell’area ovest della frangia metropolitana. Una fitta rete di sentieri, percorribili a piedi, in bicicletta e in parte anche a cavallo, permette di scoprire la ricca varietà di scorci che, su un’estensione di 110 ettari di terreno, comprende zone boschive, radure, prati, campi coltivati, canali e ruscelli. Il progetto nasce nel 1974 a seguito di una convenzione tra l’amministrazione comunale e l’associazione Italia Nostra, inizialmente con lo scopo di riqualificare una zona agricola in stato di semi abbandono. La costruzione e manutenzione del parco è stata portata avanti secondo un peculiare approccio partecipato, promuovendo il coinvolgimento attivo della cittadinanza attraverso associazioni, scuole e gruppi di volontari. Anima e centro operativo dell’area è la Cascina San Romano, antica dimora signorile di origine quattrocentesca, semi distrutta e abbandonata durante la seconda guerra mondiale. Ristrutturata alla fine degli anni Settanta, è oggi sede della direzione e di una “biblioteca verde” che raccoglie documenti sui temi dell’ambiente, del verde pubblico e dell’agricoltura. Dal 1981 presso la Cascina opera il Centro di forestazione urbana, che coordina e sviluppa i progetti di ampliamento del parco, di erogazione di servizi e di fruizione del pubblico, attraverso un ricco calendario di attività, tra cui il tradizionale falò di Sant’Antonio il 17 gennaio, la festa dell’uva, la festa degli anziani, a cui si aggiungono attività didattiche di educazione ambientale per le scuole e giornate dedicate al volontariato. Al di là della ricchezza della flora e della fauna, il parco è particolarmente ricco di acqua: diversi ¦fontanili lo percorrono e si intrecciano fino a formare un piccolo lago, su cui si affaccia un pontile sospeso e attrezzato di panchine da cui poter ammirare il paesaggio. Nella fascia più esterna del Boscoincittà si trovano i cosiddetti “orti del tempo libero”, aree di coltivazione guidata ispirate a progetti simili esistenti in Europa, assegnate a sorteggio ai richiedenti. La progressiva espansione del parco, che oggi si estende fino all’abitato di Figino e che ne ha consentito il collegamento con il Parco delle Cave, è stata negli ultimi anni portata avanti secondo un radicale cambiamento di prospettive e strategie, non più mirate esclusivamente alla costituzione di un parco urbano, ma orientate a realizzare una rete di natura e di spazi liberi in città attraverso la connessione e lo sviluppo delle aree verdi esistenti.
BOTTI, TEAM
La famiglia Botti è leader nel panorama italiano degli allenatori professionisti di galoppo. Le origini del team Botti risalgono al 1950, quando Edmondo Botti, dopo aver fatto buona pratica come fantino in piano e nel salto ad ostacoli, apre una sua scuderia, che dirigerà personalmente per i successivi vent’anni. Alla sua morte il testimone passa ai figli Giuseppe e Alduino, i quali riescono a costruire un sodalizio vincente che, fin dal 1973, li porta ai vertici delle classifiche delle corse al galoppo. I grandi successi della famiglia Botti proseguono poi con Stefano, che gestisce un team oggi riconosciuto come il migliore in Italia. Storico quartier generale del team Botti è il cortile liberty di Villa Bellotta, presso l’Ippodromo di Milano, dove si svolgono i primi passi dell’allevamento dei puledri. A questo si affianca il centro di Cenaia, in provincia di Pisa, dove i cavalli vengono successivamente trasferiti una volta raggiunta una sufficiente maturità fisica e psicologica, per essere sottoposti agli allenamenti più intensi. Attualmente circa 70 persone collaborano quotidianamente all’organizzazione del team Botti, curando con grande passione e professionalità tutte le attività necessarie per l’allenamento e il benessere dei cavalli, nonché il mantenimento delle strutture.
BOTTONI, PIERO
Architetto italiano, vissuto a Milano dal 1903 al 1973. Studia al Politecnico lombardo e si laurea nel 1926. Tramite la sua opera ha fortemente contribuito allo sviluppo dell’urbanistica italiana. È il maggiore tra i promotori e realizzatori del progetto del quartiere milanese QT8, presentato per la prima volta in occasione dell’ottava Triennale di Milano nel 1947, per la riqualificazione del capoluogo lombardo nel secondo dopoguerra.